giovedì 31 luglio 2014

Pasta con pomodori secchi, acciughe e burrata


I pomodori secchi sott'olio a casa mia non mancano mai e da quest'anno ho intenzione di iniziare a produrmeli.
Dopo svariate esperienze su taglieri ricoperti di retine (per evitare gli attacchi delle mosche), o cannette apposite mi sono regalata l'essiccatore...
Erano anni che lo desideravo e complice il supermercato di fiducia che mi ha proposto l'acquisto agevolato con i classici punti... mi sono tolta lo sfizio!
Funziona bene, ho già provato con le classiche mele e pure con i kiwi, anche se questi non sono stati estremamente apprezzati.
Non appena l'orto mi inonderà di datterini , saprò come utilizzarli ...
Intanto vi lascio questa pasta davvero gustosa, ideale per le giornate calde, sia per il gusto stuzzicante sia perchè il sugo è preparato a freddo.
Se vi piacciono gli ingredienti, provatela sarà una vera sorpresa...


Ingredienti per 4 persone

300g di pasta lunga
12 pomodori secchi sott'olio
8 acciughe sott'olio
1 burrata da 300g
olio evo



Sgocciolare dall'olio di conservazione 4 acciughe e i pomodori, metterli sul tagliere e tritare a coltello in modo da formare una specie di pesto.
Aprire la burrata e con un cucchiaio togliere la parte interna, mentre la parte esterna più consistente viene tagliata a cubetti piccolissimi.
Miscelare il formaggio con il pesto, aggiungere un goccio di olio, giusto per amalgamare.
Scaldare abbondante acqua salata, cuocere la pasta seguendo le indicazioni sulla confezione.
Scolare e condire con questa crema di burrata al pomodoro e acciughe.
Servire subito, decorando con un filetto d'acciuga arrotolato e un rametto di timo limonato.


Con questa ricetta partecipo al WHB#444, che questa settimana è ospitato da Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico, vi ricordo inoltre che Weekend Herb Blogging è stato ideato da Katlyn diel blog Katlyn's Kitchen, è organizzato a livello internazionale da Haalo, del blog Cook (almost) anything at least once , è gestito nella versione italiana  da Brii del blog Briggishome

mercoledì 30 luglio 2014

Strudel di ricotta e albicocche secche


....e dopo un menù marittimo, eccoci a proporvi un menù di montagna, un menù estivo, che esula dalla classica polenta e funghi o selvaggina, ma comunque adatto a questo luogo!
Abbiamo optato per piatti un po' diversi, ma sempre pensando al clima  perchè in montagna anche al 30 di luglio, la temperatura minima può aggirarsi sui 12 gradi...e lo dico per esperienza... sto scrivendo questo post con pile e jeans pesanti!
Non meravigliatevi quindi per queste portate "ad alto contenuto calorico" ...in questo caso ce lo possiamo permettere!
Personalmente ho preparato il dolce, uno strudel, dolce classico, ma con farcia "alternativa"... ricotta e albicocche essiccate.
Questo impasto classico, l'ho preparato per la prima volta su indicazione di Mari, era la sua ricetta per l'MTC..provatelo ne vale la pena!



Ingredienti
Per la sfoglia
150 g di farina per pizza
100 ml di acqua calda ma non bollente
1 cucchiaio di olio evo
1 pizzico di sale

Ripieno
5 cucchiai di marmellata di albicocche
250g di ricotta
2 cucchiai di zucchero
50g di amaretti
6-8 albicocche essiccate
30g di pane grattugiato
15g +15g di burro
Cacao amaro in polvere

Preparare la sfoglia: scaldare l’acqua (circa 60°C), e con questa bagnare la farina setacciata, aggiungere il sale e l’olio e versare a poco a poco l’acqua calda mentre si impastando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, iniziare a lavorare l'impasto con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso.
Far riposare, coperto da una pellicola, per circa mezz’oretta.

Preparare il ripieno: far sciogliere in un tegame il burro e tostare il pane grattugiato fino a farlo dorare (attenzione, a non farlo bruciare, questo passaggio non l'ho fatto ma è necessario, quindi evitate il mio errore). Fra raffreddare.
Tritare gli amaretti, unire la ricotta, lo zucchero  e 2 cucchiai di marmellata.

Preparare un asciughino o un tovagliolo gigante di cotone bianco, infarinarlo leggermente (d'obbligo essendo un impasto un poco appiccicoso), metterci l'impasto i dopo averlo appiattito con le mani spianarlo con il mattarello fino a renderlo sottile poi sollevare la sfoglia e aiutarsi con le mani tenendola con le nocche, facendo attenzione a non romperla. 
La sfoglia deve diventare praticamente trasparente e essere circa 50cm x 50cm.
Cospargere con il pane grattugiato ormai raffreddato, cospargere con il resto della marmellata e per ultimo la farcia. A questo punto aggiungere le albicocche essiccate a tocchetti.
Arrotolare la sfoglia ripiena dopo aver piegato i bordi (per evitare che fuoriesca il ripieno), aiutandosi con la tovaglia.
Posizionare sulla leccarda del forno ricoperta con carta forno, sciogliere i 15g di burro in micronde e pennellare la superficie.
Cuocere in forno già caldo a 180°C funzione statico per 30-35 minuti.
Far raffreddare e servire dopo aver spolverato con cacao amaro.

ed ora ecco in dettaglio tutto il menu

Involtini di melanzana e purea di Tania del blog Cucina che ti passa
Tagliatelle di farro con polpettine di maiale di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli
Arrosto di vitello con le nocciole di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico
Strudel di ricotta e albicocche di Elena
e al posto del pane ecco buonissime...
 Focaccine al rosmarino di Linda del blog Una famiglia ai fornelli

lunedì 28 luglio 2014

Carpaccio di pesche allo zenzero e cannella


Oggi la rubrica Light and Tasty si occuperà di carpacci...
ma non solo i soliti carpacci di carne, ottimi per la stagione estiva ma molto inflazionati.
Questa volta abbiamo voluto proporre delle alternative...e vi assicuro che ce ne sono tante.
Quindi ecco a voi solo qualche proposta giusto per prendere qualche spunto  e poi ampliare e variare i vostri dessert o antipasti..

Ingredienti per 1 persona
1 pesca noce
1/2 cucchiaino di zucchero di canna
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 limone (succo)

Affettare sottilmente con la mandolina una pesca noce dopo averla ben lavata ed asciugata.
Disporla sul piatto a piacere.
In una tazzina spremere il limone, aggiungere zucchero e spezie, mescolare bene in modo da sciogliere lo zucchero e idratare le polveri.
Condire la frutta. Servire subito, volendo decorare con frutti rossi e una fogliolina di menta.



ed ora vediamo che cosa ci propongono le amiche del gruppo...

Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico: Carpaccio di verdure grigliate  

Cinzia del blog Cinzia ai fornelli: Carpaccio vegano e vegetariano 

Eva del blog In cucina da Eva Carpaccio vegetariano

Yrma del blog A fiamma dolce Carpaccio di fragole al balsamico


giovedì 24 luglio 2014

Coniglio alla simil cacciatora con rosmarino e limone


Oggi coniglio!!!
Anche quest'anno ho raccolto la sfida lanciata da Flavia,  per l'MTC estivo o meglio per l'iniziativa  le E-saltate, dove possiamo rivivere le sfide precedenti alle quali non avevamo potuto partecipare.
A me mancava il coniglio alla cacciatora, correva l'anno 2010, era novembre ed era la quinta sfida.
La ricetta era stata proposta da La ginestra e il mare, una meraviglia di ricetta, tanto che risulta difficile anche da elaborare in modo diverso.
Infatti non mi sono lasciata andare ad una gran creatività, ho solo limitato le erbe aromatiche dando un tocco deciso di rosmarino e limone, realizzando un piatto più adatto alla stagione.
Naturalmente è d'obbligo fare scarpetta con pane fatto in casa...



Ingredienti per 4 persone
4 cosce di coniglio
2 spicchi di aglio
1 canna di sedano
1  carota
1 scalogno
2 spicchi d’aglio
750ml di vino bianco secco
rosmarino
1 limone bio (del mio balcone)
6-8 bacche di ginepro
7-10 pomodorini ciliegino
5-6 cucchiai di olio evo
sale

La sera prima mettere a marinare la carne: dopo aver lavato con cura le parti del coniglio, asciugarle con carta assorbente da cucina, mettere in una terrina e aggiungere le bacche di ginepro leggermente schiacciate con il palmo di mano, 2-3 rametti di rosmarino e mezzo limone affettato, innaffiare il tutto con 1/2 litro di vino bianco.

Chiudere con pellicola e mettere in frigo per 1 notte.



Il giorno successivo, tagliare a piccoli tocchetti il sedano e la carota, affettare lo scalogno e l'aglio.

Rosolare a fuoco basso tutte queste verdure e il rosmarino con l'olio, nel frattempo togliere dalla marinatura il coniglio, asciugarlo e infarinarlo.

Rosolare il coniglio a fuoco alto, quando risulta ben dorato sfumare con il resto del vino.

Aggiustare di sale, unire il ginepro e chiudere con coperchio, abbassare fiamma e lasciar cuocere per un'ora.

A questo punto aggiungere i pomodorini tagliati a metà, proseguire ancora la cottura per circa 30-40 minuti o fino a quando la carne non risulta ben tenera.

Prima di spegnere la fiamma unire il succo di mezzo limone.

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa E-saltate

lunedì 21 luglio 2014

Hamburger mignon



Buongiorno e buon lunedì!
Oggi il gruppo Light and tasty vi proporrà dei finger food, anzi più precisamente dei canapè o dei bocconcini che potrete inserire nei vostri menù o potrete preparare se avete persone a dieta come ospiti.
Nel mio caso ho inserito dei semplici hamburger, adatti a tutti, con tante verdure per dare colore e non alzare le calorie...vi piacciono?


Ingredienti per 6 canapè

2 fette di pane in cassetta
100g di carne di vitello tritata
3 pomodorini datterino
1 cucchiaino di olio evo
ceci neri lessati
mais
foglioline di rucola e/o spinacio



Tagliare il pan carrè della forma desiderata, io piccoli quadretti, e tostarlo sulla bistecchiera calda.
Porzionare con un cucchiaino la carne macinata (circa 15g per ogni min ihamberger), fare delle palline ben sode con le mani e poi con la forchetta schiacciare in modo da formale la classica rigatura da hamburger.
Ungere con un pennello la griglia della bistecchiera, cuocere a fuoco alto la carne, rigirandola da entrambi i lati.
Assemblare i canapè:  mettere sul pan carrè, le foglie di rucola o spinacio (a piacere) posizionare il mini hamburger cotto e poi in progressione come nella foto, mezzo pomodorino, un chicco di mais dolce (le classiche scatole) e un cece nero lessato precedentemente.
Sono canapè molto colorati, gradevoli e dai sapori comuni, ideali anche per le feste dei bambini.

ecco le proposte delle altre amiche food blogger...

Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico: Bocconcini al salmone con pane ai cereali e cipolle giarratane 

Cinzia del blog Cinzia ai fornelli: Smorgasbord, tartine danesi 

Tania del blog Cucina che ti passa : Canapè al salmone e all'italiana

Yrma del blog A fiamma dolce: Polpettine alle lenticchie veg

domenica 20 luglio 2014

Spinacino ripieno per l'Italia nel piatto


Eccoci giunti al giorno 20 in un battibaleno, mi sembrava di essere uscita con la rubrica L'italia nel piatto solo pochi giorni fa......
Siamo invece al 20 luglio e l'estate in pratica non è ancora iniziata, qualche giornata di caldo torrido si è intercalata a tante giornate bigie e piovose.
Nella speranza che il tempo metta giudizio e che il caldo e il sole allietino le nostre giornate, vi proponiamo come argomento "ricette fredde", vale a dire piatti che devono essere serviti a temperatura ambiente o refrigerati... giusto per combattere la calura!
Come rappresentante dell'Emilia Romagna ho proposto un piatto classico, la tasca o spinacino ripieno, che presenta però una farcia agli spinaci.
Sicuramente questo piatto non è così facile da preparare, ci vuole un minimo di manualità a chiudere con ago e filo la carne, inoltre, altro aspetto negativo, è l'uso del forno, cosa che in estate si farebbe volentieri a meno, ma ne vale la pena, essendo veramente gustoso e stuzzicante.
L'aspetto positivo è che può essere preparato con anticipo, meglio il giorno precedente (infatti se risulta ben freddo, il taglio è meno difficoltoso) e questo non è da sottovalutare soprattutto se si hanno ospiti.
In ogni caso se proprio non volete accendere il forno è possibile anche lessarlo, ottenendo così un ottimo brodo da utilizzare  per un risottino veloce.
Ma ora passiamo alla ricetta ...

Ingredienti per 6 persone

uno spinacino o tasca di vitello o manzo (peso circa 1 kg)
200g spinaci lessati
80g salsiccia
100g mortadella
2 uova
60g parmigiano grattugiato,
1 panino raffermo
100ml di latte
1 cucchiaino maggiorana essiccata (meglio se fresca)
 6 cucchiai olio evo
 60 gr. burro
sale e pepe

Mettere in ammollo nel latte il panino raffermo tagliato a tocchetti.
Scaldare in una padella 2 cucchiai di olio, soffriggere gli spinaci per 10 minuti in modo che asciughino.
Tritare gli spinaci ed inserirli in una terrina, aggiungere grana, la salsiccia, la mortadella tagliata a cubetti, le uova,  il formaggio grattugiato e il pane dopo averlo ben strizzato dal latte.
Aggiustare di sale e pepe, aromatizzare con maggiorana.
Prendere lo spinacino, inciderlo con un coltello affilato in modo da formare una tasca (meglio se lo fate fare dal macellaio) riempirlo con l' impasto (non troppo altrimenti fuoriesce) e cucire l' apertura con un grosso ago e refe da cucina.
 Mettere lo spinacino in una teglia col rimanente olio e burro, cospargerlo con un po' di sale, rosolarlo da tutti i lati e poi  mettere nel forno gia' caldo a 200 gradi.
Lasciare cuocere per due ore e se necessario durante la cottura aggiungere un po' di acqua.
Far raffreddare  lo spinacino prima di tagliarlo a fette alte circa 1 cm.
Servire a temperatura ambiente con un'insalata di pomodori.


Ed ora vediamo che "ricette fredde"ci propongono le altre regioni italiane...

Trentino Alto Adige: Pomodori estivi ripieni del blog A fiamma dolce

Lombardia: Torta fredda di patate, fagiolini e raspadura con salsa tonnata del blog Kucina di Kiara

Veneto: Crostini di polenta alla Montelliana del blog Le tenerezze di Ely

Liguria: Insalata di pomodori e bottarga del blog Un'arbanella di basilico

Emilia Romagna: Spinacino ripieno  qui 

Marche: Suri sottovento del blog La creatività e i suoi colori 

Umbria: Frittata con i fiori di zucca del blog 2 amiche in cucina

Molise: A serbetta  del blog La cucina di mamma Loredana

Campania: Insalata di polpo al profumo di limone del blog I sapori del Mediterraneo

 Puglia: Le friselle del blog Breakfast da Donaflor

Calabria: La lestopitta ovvero una pitta veloce del blog Il mondo di Rina 

Sardegna: Fregola con verdure all'insalata del blog Arte in cucina

Foto presa dal web



La rubrica L'Italia nel piatto vi augura buone vacanze e vi aspetta a settembre con tante novità!!!!

sabato 19 luglio 2014

Confettura di amarene



Quest'anno le mie piante di amarene sono state piuttosto generose e non potevo proprio ignorare tanti prodotti, tutti buonissimi e soprattutto biologici al 100%.
Così ho pensato di preparare un po' di confettura, semplice senza aromatizzazioni particolari, utile per una colazione sana e gustosa.
Ho utilizzato il bimby, che secondo me per le marmellate e le conserve in genere è ottimale, il termostato che fissa la temperatura a 100°C, riesce ad asciugare il vostro prodotto senza caramellare gli zuccheri, mantenendo così il colore e il sapore.
Ma ecco il mio modo di procedere... e sì perchè questa non può essere considerata una ricetta, è solo una procedura.

Ingredienti

1kg di amarene lavate e denocciolate
1kg di zucchero
1 confezione di addensante (pectina per 1kg di frutta)

Mettere le amarene nel boccale del bimby e impostare 100°C a vel 2 con inserito l'Antiorario (per fare in modo che rimangano i pezzi di frutta), e cuocere per circa 1ora (tempo utile ad asciugare questa tipologia di frutta che presenta molta acqua di vegetazione all'interno).
Aggiungere la busta di addensante, mescolare  a vel 3 per 15 sec.
Cuocere per 5 minuti, vel 2, antiorario,  a varoma. Aggiungere lo zucchero, mescolare e riportare a bollore e continuare a cuocere per altri 5 minuti a vel 2, antiorario, a varoma (valutare la consistenza con la prova piattino, mettere 1/2 cucchiaino di confettura su di un piatto pulito, lasciare raffreddare e poi piegare il piatto cercando di far scorrere il prodotto).
Versare la confettura ancora bollente in vasetti sterilizzati , riempire fino all'orlo, chiudere con un tappo nuovo e capovolgere il vasetto chiuso. Attendere 5 minuti e poi rigirare.
Attendere il raffreddamento completo prima di mettere in dispensa al buio.

Con questa ricetta partecipo al WHB#442, che questa settimana è ospitato da Terry del blog Crumpets &amp Co., vi ricordo inoltre che Weekend Herb Blogging è stato ideato da Katlyn diel blog Katlyn's Kitchen, è organizzato a livello internazionale da Haalo, del blog Cook (almost) anything at least once , è gestito nella versione italiana  da Brii del blog Briggishome

venerdì 18 luglio 2014

Insalata tiepida di ceci neri con mazzancolle


Questo mese e pure il prossimo abbiamo la possibilità di copiare le ricette della Mai, è un evento, non lasciatevelo sfuggire!
Chiedete perchè? Ma perchè è la vincitrice del Recipe-tionist, il gioco di Flavia, del blog Cuoci cuci dici.
Mai è un tipo speciale, una bravissima fotografa, disegnatrice e pure cuoca, ma soprattutto è molto simpatica e creativa, ha un sorriso contagioso, tipico della sua terra: la Spagna.
Non sapevo cosa scegliere dal suo magico blog, poi ho scovato questi ceci neri....mai assaggiati!
Dovevo assolutamente trovarli, e così è stato, nel mio classico negozio per vegetariani...
Mi ha lasciato stupita il profumo, molto accentuato mentre si idratavano, poi dopo la cottura non ho trovato differenze di gusto, forse solo di consistenza...però sono sicuramente molto coreografici!
Uniti poi al porro caramellato e alle mazzancolle sfumate con il brandy, vi assicuro che è un piatto prelibato!
Ho seguito alla lettera la ricetta, unica variazione eliminato il prezzemolo finale, e giusto in onore della Mai, su di una porzione ho spolverizzato un poco di curcuma.
Grazie Mai!!!


Ingredienti per 2:
150g di ceci neri essiccati
18 mazzancolle
1 porro
1 cucchiaio di zucchero moscovado
30ml di brandy
4 cucchiai di olio evo
sale 
2 o 3 cucchiai d'acqua (calda)



Ammollare i ceci in una ciotola con acqua fresca per 24 ore (quelli che ho acquistato erano molto essiccati, quasi raggrinziti), cambiando l'acqua 2-3 volte.
Cuocere in acqua per circa 2 ore, facendo attenzione che non si asciughino troppo.
Pulire le mazzancolle (se sono fresche), togliendo le teste e la corazza e lasciando soltanto la punta della coda (le mie erano surgelate e quindi le ho lasciate scongelare a temperatura ambiente per 1 oretta)
Affettare il porro, dopo averlo mondato e lavato; scaldare l'olio evo in una padella capiente con abbondante olio, dopo qualche minuto, quando è ben rosolato, unire  lo zucchero e un paio di cucchiai d'acqua. 
Aggiungere le mazzacolle, sfumare con il brandy. 
Per ultimo inserire i ceci, giusto per amalgamare i sapori, solo alla fine aggiustare di sale.
Servire tiepida per riuscire ad apprezzare al meglio i sapori.

Con questo piatto partecipo al gioco di Flavia, the Recipe-tionist!

inoltre essendo venerdì e la ricetta non contiene glutine, la inserisco anche nella raccolta 100% Gluten free Friday

giovedì 17 luglio 2014

Insalata da Tiffany: perchè questo è più bello!


Ecco il  nostro nuovo libro dell MT Challenge, ve lo presento con molto orgoglio!
Da oggi è in vendita in tutte le librerie del territorio italiano, su Amazon e IBS  oltre che nel sito dell'editore.
Dopo l'esperienza L'ora del Paté, libro uscito a dicembre, già ristampato, e presentato al Salone del Libro di Torino come caso editoriale dell'anno eccoci a proporvi un'altra nostra sfida .
Nel giugno 2013 la sfida fu la Ceasar salad, ebbe un successo senza precedenti  e da lì  Alessandra Gennaro, curatrice del libro, ha estrapolato tutto il materiale per questo volume.
Troverete tantissime insalate, come non le avete mai viste!
Ci saranno 41 ricette di "insalate da Tiffany", ossia le insalate pensate non come contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste della tavola, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo della nascita dell'alta ristorazione. Le foto di queste meraviglie sono tutte ambientate nella Belle Epoche, con pezzi d'epoca originali e preziosi..stile Liberty alla massima potenza!
Ci sono poi 53 "pezzi facili", vale a dire insalate nel senso più classico del termine, queste invece sono corredate da illustrazioni e disegni prodotti dalla superlativa Mai Esteve.
Inoltre troverete condimenti: emulsioni stabili e instabili, aceti, olii, sali aromatizzati, citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire l'insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.
Vi è come sempre anche una parte storica per rievocare il periodo della nascita di questi piatti e una parte più tecnica con consigli, attrezzature e indicazioni specifiche.

Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco.
La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall'apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all'arte, alla musica e al gusto.

ed ecco la Carta d'Identità

Titolo : Insalata da Tiffany
Casa editrice: Sagep editori
Collana: i libri dell'mtc
Curatore editoriale: Alessandra Gennaro
Fotografie: Paolo Picciotto
Illustrazioni: Mai Esteve
Impaginazione: Barbara Ottonello
Editor: Fabrizio Fazzari
Prezzo 18 euro

Ora capite perché questo è più bello (#questoepiubello) ... è il numero di autori che sorprende e da lì, il numero di ricette, quindi che aspettate?  Correte ad acquistarlo!!!!!

mercoledì 16 luglio 2014

Pasta con nasello e carote



Le proposte di oggi del gruppo IDEA MENU sono per un pranzetto al mare... e voi quando andate al mare che cosa vi piacerebbe trovare in tavola?
A me: pesce, sempre e comunque!
Molto probabilmente questi sono i gusti classici, forse perché si ha la convinzione che pesce, crostacei o molluschi in genere siano più freschi e quindi tutti a cucinarli e/o ordinarli al al ristorante.
Sull'onda di questa convinzione abbiamo creato un menù ad hoc.
Mi sono occupata della preparazione del primo piatto ed ho cercato di riprodurre un piatto che viene servito nell'hotel dove trascorro le mie vacanze solitamente, e mi sembra pure di esserci riuscita!



Ingredienti per 4 persone

350g di pasta di semola corta
200g di nasello fresco
2 carote medie
1 scalogno
2 cucchiai di olio evo
50ml di panna fresca
sale e pepe




Scaldare l'olio, aggiungere lo scalogno tritato e le carote, una affettata con il pelapatate formando tanti nastri e l'altra grattugiata.

Cuocere 3-5 minuti, aggiungendo un poco di acqua, se si asciugasse troppo.

Unire il pesce, cuocere per 5-6 minuti.

Aggiustare di sale e solo a fuoco spento aggiungere la panna.

Far bollire abbondante acqua salata, cuocere la pasta, meglio se corta, secondo i tempi indicati sulla confezione, scolare e passare in padella velocemente per condirla nel migliore dei modi.

A piacere può essere servita con una macinata di pepe.


Ed ecco il menù al completo.....si aprono le danze con un aperitivo


Cocktail analcolico all'ananas di Tania del blog Cucina che ti passa

Gamberi alla griglia con vinaigrette al miele di Carla Emilia del blog Un'arbanella di basilico

Pasta con nasello e carote che trovate qua sopra

Sogliola al cartoccio di Cinzia del blog Cinzia ai fornelli

Cheesecake con albicocche caramellate di Linda del blog Una famiglia ai fornelli

lunedì 14 luglio 2014

Pesca Melba light

Buongiorno e buon lunedì, oggi il gruppo Light and Tasty vi delizierà con ricette a base di
PESCA
un classico frutto estivo, che già riempie i nostri cesti di frutta e continuerà ad essere presente fino a fine settembre, buonissimo sia con i piatti dolci sia con quelli salati  e ci colma di vitamine e sali minerali.
La ricetta che oggi vi propongo è un rifacimento della classica Pesca Melba, attribuita allo chef Escoffier durante periodo londinese, che creò in onore della leggendaria cantante d'opera australiana Nellie Melba[da lui molto ammirata.
Come avevo già fatto con la pera Elena (qui), anche in questo caso ho cercato di alleggerire al massimo la ricetta.
Le pesche sono tal quali, invece di cuocerle nello sciroppo di zucchero, il gelato alla vaniglia è sostituito con gelato light allo yogurt (in pratica yogurt montato in gelatiera), ho preparato uno sciroppi leggerissimo di lamponi e aggiunto qualche frutto fresco...insomma che mi dite, vi piace?

Ingredienti per 2 persone

2 pesche noci
12 lamponi
2 cucchiaini di zucchero
375g di yogurt magro bianco
3 cucchiaini di miele



Preparare il gelato a base di yogurt con la gelatiera: mescolare miele e yogurt finchè non risulti ben amalgamato, inserire nella gelatiera già raffreddata e azionare (in 10-15 minuti si formerà visto la quantità irrisoria).

Tagliare le pesche (senza pelarle visto che sono quelle noci) metà metterla nel bicchiere di servizio, l'altra metà tagliarla a cubetti e metterla tutt'attorno.

Preparare la salsa ai lamponi: mettere 6 lamponi in un pentolino con lo zucchero, mescolare e scaldare finchè non si forma la salsa (3-5 minuti) (filtrare se non vi piacciono i semini...io li adoro!).

Lasciare raffreddare.






A questo punto assemblare:

mettere una grande pallina di gelato sulle pesche,

bagnare con la salsa di lamponi,

decorare con lamponi freschi.




ed ora andiamo a conoscere le altre proposte:

Carla Emilia del blog Un'arbanello di basilico:  Cheesecake sullo stecco

Cinzia del blog Cinzia ai fornelli: Gelo di pesca all'amaretto

Eva del blog In cucina da Eva: Involtino pesche 

Yrma del blog A fiamma dolce: Crumble di pesche veg

sabato 12 luglio 2014

Queijadinha, dolcetto brasiliano al formaggio



Questi dolcetti brasiliani sono davvero particolari, bocconcini al cocco con formaggio... strano vero?

Mi hanno incuriosito parecchio e, visto l'amore di mio figlio per il cocco e il formaggio, dovevo assolutamente cimentarmi.
Il formaggio che di solito viene utilizzato è il queijo de minas curado, un formaggio fresco a base di latte bovino crudo. Naturalmente qua non si trova, ma invece di utilizzare un'altro tipo di formaggio fresco ho provato a sostituirlo con il Parmigiano, l'idea è stata ottima. Il sapore del nostro Parmigiano ha compensato la dolcezza del latte condensato e arricchito di aromi questi delicati bocconcini rendendoli decisamente più piacevoli.
Inoltre sono davvero semplici da preparare... provate anche voi!

Ingredienti per 12 dolcetti
100g di latte condensato
100g di cocco grattugiato
100ml di latte
1 uovo
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
2 cucchiai di zucchero





Sbattere l'uovo intero con il latte condensato, unire il formaggio, lo zucchero e il cocco.

Aggiungere lentamente sempre mescolando il latte, in modo che il cocco assorba il latte completamente formando un composto piuttosto lento.





Posizionare dei pirottini di carta nella teglia da muffins e inserire il composto formando dolcetti dello spessore di circa 3-4 cm, con un cucchiaino lisciare la superficie.

Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 18 minuti.

Dopo averli sfornati, tagliare il pirottino essendo troppo alto per lo spessore tipico dei queijadinhas.

Raffreddare prima di servire.

Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale, organizzato da Trattoria MuVarA.
Questa tappa, la F di Fortaleza (Brasile)  è  ospitata da Rosa Maria nel blog Torte e dintorni

mercoledì 9 luglio 2014

Clafoutis alle albicocche


Oggi vi propongo questo dolcetto delizioso che ho copiato pari pari da Cinzia.
Avevo albicocche in abbondanza, quest'anno i miei alberelli hanno deciso di accontentarmi, e quindi non sapendo più come consumarle ho sfruttato questa ricetta, semplice, veloce e quasi dietetica. In forno si gonfierà a dismisura... rendendovi veramente orgogliose e curiose di assaggiare, poi purtroppo si abbasserà inesorabilmente, rimanendo però soffice e gustoso.
Dimenticavo...potete prepararlo anche con altra frutta... non c'è problema, potete sbizzarrirvi!

Ingredienti

80 gr di farina bianca 00
80 gr di zucchero semolato
2 uova medie
300 ml di latte
2 cucchiai di maraschino
10 albicocche medie mature
10g di burro
zucchero di canna (metà chiaro e metà demerara)




Imburrare la tortiera da forno con il burro. 
Separare i tuorli dagli albumi e montare questi ultimi a neve ferma (ma non troppo!).
Miscelare i tuorli con la farina, la zucchero e il latte (io con Bimby Vel. 4 per 6-7 secondi).
Amalgamare i bianche a neve unendoli mescolando dal basso verso l'alto, cercando di non smontarli.
Aggiungere per ultimo il liquore. 
Lavare, mondare e tagliare a spicchi le albicocche, disporle nella teglia (se non sono ben mature consiglio di spolverizzare di zucchero), coprire con il composto a base di uova. Spolverizzare con lo zucchero di canna  e cuocere a forno caldo  (180°C) per circa 30 minuti.
 Servire tiepido o anche a temperatura ambiente.

Questa ricetta partecipa al WHB#441 che questa settimana è ospitato da Simona del blog Briciole
Il WHB è una iniziativa creata da Katlyn del blog  Kalyn's Kitchen, gestito, nella versione internazionale, da  Haalo del blog Cook (almost) anything at least once  e nella versione italiana da Brii del blog  Briggishome.